Gentilissimi Soci,

come a Voi certamente noto la Nuova Sabatini è l’agevolazione italiana più longeva, avendo radici negli anni 60 del secolo scorso ed ancora ho lo stesso scopo: spingere le imprese ad investire e rinnovare il proprio parco macchinari.

Oggi la Nuova Sabatini, rifinanziata con uno stanziamento di 900 milioni di euro fino al 2027,  è diventata un’agevolazione che permette alle imprese di ottenere un significativo beneficio fiscale se investono in nuovi beni strumentali funzionali all’attività d’impresa.

L’agevolazione è rivolta unicamente alle micro, piccole o medie imprese che operano sul territorio italiano.

E’ applicabile per investimenti da un minimo di 20.000 euro fino a un massimo di 4milioni di euro in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, a eccezione delle attività finanziarie e assicurative.

Inoltre gli investimenti oggetto dell’agevolazione possono essere sostenuti fino al 100% dell’investimento  con finanziamenti chirografari assistiti dal nostro Confidi.

La CFI SERVIZI inoltre potrà offrire assistenza anche per le fasi di richiesta ed erogazione telematica dell’agevolazione.

A seguire alcune utili indicazioni sul funzionamento dell’agevolazione:

In cosa consiste l’agevolazione della nuova Sabatini:

L’agevolazione  consiste in un contributo sugli interessi dello Stato varia dal 2.75 punti percentuale a 3.575 punti percentuali, a seconda del bene a cui si riferisce il finanziamento: bene “ordinario” nel primo caso, “investimento digitale” o “investimento green” nel secondo caso.

La distinzione è molto netta: nel caso dei beni “ordinari” si tratta di beni che sono funzionali all’attività d’impresa ma non caratterizzano la sfera digitale della stessa, nel caso di “investimenti digitali “o “investimenti green” si tratta di beni che vanno in direzione di industria 4.0 o investimenti digitali volti all’interconnessione aziendale ovvero della transizione ecologica.

I programmi agevolabili devono prevedere investimenti che presentino autonomia funzionale; per questo motivo non è ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non siano produttivi, fatta eccezione per gli investimenti che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa.

In ogni caso, non sono ammissibili i programmi finalizzati all’acquisto di beni che costituiscono la sostituzione di beni esistenti. La Nuova legge Sabatini non insiste sul cumulo del regime “de minimis” e non è considerato aiuto di Stato. In questo modo è possibile cumularla con altre agevolazioni: il bene in questione può quindi essere presentato su linee di aiuto pubblico diverse.

Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso, da parte dell’impresa beneficiaria:

  • di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento;
  • di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.

L’investimento deve essere fatto e completato nei 12 mesi successivi all’ottenimento del contributo

Come presentare la domanda per la nuova Sabatini:

Dal 1° gennaio 2023, la domanda di agevolazione dovrà essere compilata, pena l’improcedibilità della stessa, in via esclusivamente telematica.

Come richiedere l’erogazione della nuova Sabatini:

L’erogazione è in un’unica rata per gli investimenti inferiori a 200 mila euro, ad investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’agevolazione , altrimenti, per tutti gli altri investimenti, l’erogazione avviene in 6 rate. Anche in questo caso tutta la procedura è esclusivamente telematica.